lunedì 14 novembre 2016

La storia di Santa Venera, Patrona di Acireale

Santa Venera in un dipinto di Giacinto Platania

Secondo gli storici Santa Venera sarebbe nata nell'anno 100 d.c., a Xhiponia (dal greco, poi Akis in latino), in vicinanza delle Terme romane, oggi Terme di Santa Venera al Pozzo, che ricadono sul territorio del comune di Aci Catena. Venera era figlia di due nobili di fede cristiana, Agatone e Ippolita, che dopo molti anni di preghiere, ebbero la gioia di avere una figlia. Il nome intero di Venera in realtà fu Veneranda, questa scelta dei genitori fu dettata dal fatto di poter confondere il nome Venera con quello della dea pagana Venere. Venera rimase orfana a vent'anni, nel frattempo studiò la Bibbia. A trent'anni invece dopo aver donato tutti i beni ai poveri iniziò a predicare il Vangelo dapprima in Sicilia, ed in seguito in gran parte del sud Italia. Durante la diffusione del messaggio cristiano, Venera riuscì a far convertire molte persone. Sono due le ipotesi sulla sua morte:  la prima dice che, in seguito a una condanna alla decapitazione e il suo corpo lasciato insepolto finché alcuni cristiani l'avrebbero traslato ad Ascoli Piceno, dove sarebbe stato venerato fino al IV secolo, quando sarebbe stato trasferito a Roma, un 14 novembre (giorno in cui appunto si ricorda la Traslazione delle reliquie di Santa Venera). L'altra ipotesi conferma pure il martirio della decapitazione, avvenuta ad Acireale nell'anno 143.
Santa Venera oltre ad Acireale è anche, in Sicilia, Patrona di Avola, Grotte, Santa Venerina, Santa Venera (frazione di Mascali), Trappitello e Chianchitta (frazioni di Taormina) e Santa Venera (frazione di Barcellona Pozzo di Gotto).
Stamattina, Padre Roberto Strano ha celebrato la Santa Messa nella Cattedrale di Acireale, stracolma per l'occasione.

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